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Brenan Gerald, A sud di Granada, Neri Pozza, 2001

Brenan Gerald


A sud di Granada

Neri Pozza


Stato di conservazione:

OTTIMO

Disponibilità: Già acquistato

€ 16,00

Scheda del libro

Autore Brenan Gerald
Titolo A sud di Granada
Editore
Neri Pozza
Luogo di edizione Vicenza
Anno di pubblicazione 2001
Collana
Il cammello battriano
Edizione
I edizione
ISBN / # catalogo 9788873057932
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 347
Formato cm 21,5 x 14
Legatura brossura con alette
Note Traduzione di Anna Mioni
Stato di conservazione OTTIMO
Qualità
Prezzo € 16,00

Altre informazioni

Sono stati scritti molti bei libri sulla Spagna dagli stranieri che l’hanno amata con passione, ma nessuno conserva intatto il suo incanto come A sud di Granada.
Quando Gerald Brenan, a ventiquattro anni, arrivò a dorso di mulo nelle Alpujarras, una scenografica regione alle pendici della Sierra Nevada, tra Granada e il mare, era sopravvissuto con onore alla Grande guerra e ne aveva abbastanza dell’Inghilterra ancora imbalsamata nelle distinzioni di classe e nelle convenzioni rigide. La Spagna del 1919 era molto diversa da quella di oggi, le sue coste non avevano perduto quella bellezza solitaria che durava da sempre, i paesi di Castilla e León erano nordici e feudali e l’Andalusia risuonava delle poesie di Lorca e della musica di Manuel de Falla. Ma oltre che dalla straordinarietà dei luoghi, Brenan rimase affascinato dai suoi abitanti, costituiti in una società contadina apparentemente arretrata rispetto all’Europa e ad altre regioni dello stesso paese, in realtà saggia ed equilibrata, in cui ognuno aveva diritto al suo posto, piccolo o grande che fosse, dal quale nessuno lo poteva cacciare. E tutto questo risultava molto più civile, molto più umano e molto più rassicurante per la fragile psiche umana di qualsiasi conquista che un progresso faticoso fosse stato in grado di raggiungere.
Brenan venne talmente preso da questo mondo remoto e in via di sparizione, come se avesse trovato il paese non perfetto, ma uno dei pochi in cui valeva la pena di vivere, che nei quattordici anni della sua permanenza a fasi alterne, riuscì a convincere alcuni tra i più scelti membri della snobissima comunità letteraria di Bloomsbury come Lytton Strachey e Virginia Woolf, insieme con Dora Carrington, la pittrice a cui fu molto legato, a raggiungerlo, anche se per poche settimane.
E anni più tardi scrisse questo libro così carico di nostalgia, di partecipazione, che certe sue pagine sembrano emanare odori di olive e di frantoi, di cipolle, di rosmarino e di tutte le erbe aromatiche del sud, e mettono addosso un irrequieto desiderio di lunghe camminate, con il mare che s’intravede davanti e con la neve della Sierra Nevada alle spalle. Un grande libro ispirato.

(dal risvolto di copertina)



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