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Da sempre metafora della cattura, la rete diventa, oggi, metafora del vivere di chi, migrando attraverso le cerchie sociali, trova nella molteplicità delle appartenenze la chiave di volta della propria identità. Forza e debolezza, complessità o frammentazione, non sono che polarità estreme di un'identità molteplice, che può ricomporsi, di volta in volta, nella figura del navigatore, del cittadino, dello straniero, del solitario. Esiti inaspettati di un complesso gioco di tessiture e connessioni, avvicinamenti e distanziamenti, che vede sempre e comunque l'attore sociale nel ruolo di giocatore e di pedina insieme.
A partire dagli stimoli offerti dall'analisi strutturale, il volume ricostruisce il percorso teorico ed empirico che ha portato alla maturazione di un nuovo modo di leggere la società: il paradigma di rete, rappresentazione e distillato della relazione sociale.
Al concetto di sistema, il nuovo paradigma sostituisce il concetto di rete, introducendo modelli di analisi del reale che trovano nello studio dei meccanismi di funzionamento del welfare state la più matura e innovativa applicazione.
Il volume si rivolge a studenti di scienze sociali desiderosi di approfondire nuovi approcci conoscitivi, ad operatori e amministratori dei servizi di welfare e di terzo settore, interessati a sperimentare nuove forme di programmazione e gestione dei servizi, che sappiano rispondere alle esigenze di una società che è sempre più relazionale.
(dalla quarta di copertina)