Barbacane Libri di Anna Marsilio
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Autore | Anderson Sherwood |
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Titolo | Molti matrimoni |
Editore | |
Luogo di edizione | Milano |
Anno di pubblicazione | 1945 |
Collana | |
Numero | 154 |
Edizione | |
ISBN / # catalogo | 10 |
Lingua | |
Pagine / contenuti | pp. 268 |
Formato | cm 19,5 x 12 |
Legatura | brossura |
Note | Traduzione di Luigi Giovanola |
Stato di conservazione | ACCETTABILE, dorso danneggiato, macchie, fioriture |
Qualità | |
Prezzo | € 8,00 |
Molti matrimoni (Many Marriages, 1923) venne definito da Francis Scott Fitzgerald uno dei migliori romanzi di Sherwood Anderson (1876-1941), scrittore statunitense noto soprattutto per i suoi Racconti dell'Ohio (Winesburg, Ohio, 1919). Sostenendo la tesi del fallimento dell'istituzione della monogamia, cioè del matrimonio, il libro fu inizialmente rifiutato da molte librerie negli Stati Uniti e in Inghilterra. Nonostante ciò, Fitzgerald sostenne che non si trattava di un libro "immorale" bensì "ferocemente anti-sociale". Lo stesso Anderson aveva avvisato in anticipo che Molti matrimoni sarebbe stato accusato di immoralità, ma solo perché indagava nella direzione di una liberazione fisica e psichica, cercando per prima cosa di rivelare a se stesso quale fosse la strada giusta per un essere umano. Il romanzo può apparire semplicemente come la storia di un adulterio, perfino uno dei più stereotipati (quello del capo con la sua segretaria), ma la riflessione di Anderson, priva di qualsiasi inibizione, è molto più profonda e intende indagare l'uomo nella sua essenza, per capire quali forze interiori, a volte ineludibili, lo muovano attraverso le convenzioni sociali.
Quella proposta è la prima edizione italiana del romanzo, pubblicata da Mondadori nel 1945.
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