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Angiolello Giovan Maria, Viaggio di Negroponte, Neri Pozza, 1982

Angiolello Giovan Maria


Viaggio di Negroponte

Neri Pozza


Stato di conservazione:

OTTIMO, barbe, due piccoli aloni al piatto post. della copertina, per il resto in ordine

Disponibilità: Già acquistato

€ 30,00

Scheda del libro

Autore Angiolello Giovan Maria
Titolo Viaggio di Negroponte
Editore
Neri Pozza
Luogo di edizione Vicenza
Anno di pubblicazione 1982
Collana
Testi inediti o rari
ISBN / # catalogo 4646
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. XIV, 75, con 4 tavv. b.n. f.t.
Formato cm 20,9 x 13,4
Legatura brossura
Note A cura di Cristina Bazzolo
Stato di conservazione OTTIMO, barbe, due piccoli aloni al piatto post. della copertina, per il resto in ordine
Qualità
Prezzo € 30,00

Altre informazioni

Ancora adolescente Giovan Maria Angiolello partì da Vicenza, nel 1468, assieme al fratello Francesco, per Negroponte, isola dell'arcipelago del mar Egeo che faceva parte del dominio veneziano di Levante dagli inizi del XIII secolo. Sconosciuti sono i motivi che indussero i due vicentini ad intraprendere questo viaggio, in un momento storico-politico tutt'altro che tranquillo: l'Europa e il Mediterraneo orientale subiva, infatti, in quest'epoca la violenta e travolgente espansione del popolo turco.
Quando nel 1469 il provveditore veneziano Nicolò da Canale devastò e mise a fuoco un gruppo di località turche della costa tracia, la sua azione crudele stimolò il desiderio di vendetta di Maometto II. La reazione fu immediata: l'8 giugno 1470 l'armata turca assediava Negroponte. Coinvolti in questo terribile frangente si trovarono i due fratelli vicentini: Francesco morì durante l'assalto finale dei turchi e Giovan Maria fu fatto schiavo.
Francesco aveva cominciato un diario del viaggio. Scomparso lui, gli subentrò come redattore il fratello, che, per la piega drammatica presa dagli eventi, diede al racconto altro taglio che quello del puro itinerario. Catturato, assieme ai turchi vittoriosi, si mette in cammino alla volta di Costantinopoli, divenuta capitale dell'Impero Ottomano.
Cronologicamente lo scritto di Angiolello rappresenta la prima testimonianza di un occidentale che soggiornasse a Costantinopoli dopo la sua drammatica caduta nel 1453.

(dall'Introduzione, pp. VII-IX)

 

 

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