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Baudelaire Charles, Il mio cuore messo a nudo, Adelphi, 1983

Baudelaire Charles


Il mio cuore messo a nudo

Adelphi


Stato di conservazione:

MOLTO BUONO, leggero ingiallimento ai tagli, lievi aloni e scoloritura del dorso, interno ottimo

Disponibilità: Già acquistato

€ 6,50

Scheda del libro

Autore Baudelaire Charles
Titolo Il mio cuore messo a nudo
Sottotitolo Razzi. Igiene. Titoli e spunti per romanzi e racconti
Editore
Adelphi
Luogo di edizione Milano
Anno di pubblicazione 1983
Collana
Piccola Biblioteca Adelphi
Numero 147
ISBN / # catalogo 9788845905292
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 171
Formato cm 17,7 x 10,5
Legatura brossura con alette
Note A cura di Diana Grange Fiori
Stato di conservazione MOLTO BUONO, leggero ingiallimento ai tagli, lievi aloni e scoloritura del dorso, interno ottimo
Qualità
Prezzo € 6,50

Altre informazioni

Non si può dire che il moderno sia veramente nato finché Baudelaire non comincia ad annotare le stenografie del suo «cuore messo a nudo». Qui, perduta l’antica cornice del verso, parla solo una lingua dei nervi, ogni riga è un sussulto, un tremore della sensibilità e dell’intelligenza, mescolate senza rimedio. Poe e Joseph de Maistre furono i padrini metafisici di quella lingua, in una accorta commistione di satanico e di celeste. Ogni tasto che Baudelaire sfiora, e fosse anche per produrre il suono più stridente, è qualcosa che continua a toccare noi tutti, «ipocriti lettori», che abbiamo imparato a riconoscere in lui un «fratello». Queste pagine non sono un «diario intimo», che poggi sulla tranquilla convenzione di un Io. Il dandy e il teologo, il poeta assillato dai debiti, il cronista della bêtise, l’allegorista: sono questi i personaggi, tutti interni a Baudelaire, che qui, volta a volta, lanciano i loro «razzi», folgorazioni intermittenti che traversano il cielo fosco della grande città. Sono segnali rapidissimi, ma non si cancellano dalla memoria. Questo è il libro che, oggi come ieri, ogni sedicenne dovrebbe portare in tasca. Aprendolo, vi leggerebbe, per esempio: «Diffidiamo del popolo, del buonsenso, del cuore, dell’ispirazione, e dell’evidenza».

(quarta di copertina)





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