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Cavallari Filippo, Il Guerriero nell'India arcaica ovvero l'esistenza individuale come campo di battaglia, Edizioni della Terra di Mezzo, 2009

Cavallari Filippo


Il Guerriero nell'India Arcaica

Edizioni della Terra di Mezzo


Stato di conservazione:

OTTIMO

Disponibilità: Già acquistato

€ 8,50

Scheda del libro

Autore Cavallari Filippo
Titolo Il Guerriero nell'India Arcaica
Sottotitolo Ovvero l'esistenza individuale come campo di battaglia
Editore
Edizioni della Terra di Mezzo
Luogo di edizione Milano
Anno di pubblicazione 2009
Collana
Saggistica
Edizione
I edizione
ISBN / # catalogo 9788886026734
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 119
Formato cm 21 x 15
Legatura brossura con alette
Stato di conservazione OTTIMO
Qualità
Prezzo € 8,50

Altre informazioni

Il termine “guerriero” ha assunto nei tempi attuali una connotazione e valenza che nulla hanno a che vedere con l’autentica figura guerriera delle società arcaiche.
In epoche precedenti l’attuale Era cosmica, descritta nella tradizione hindū come Kali-yuga, ovvero Età perdente, oscura e caotica, forse combattere implicava, prima di tutto, una feroce battaglia contro miserie, brutture, piccolezze, banalità e volgarità, da equiparare a polvere se confrontate alla dimensione di Armonia trascendente e luminosa. L’obiettivo esistenziale del guerriero consisteva dunque nel sacrificio dell’io, ovvero del principio egoico, al Sé, eco del divino e in sintonia con la Realtà autentica.
Tale anagogica condotta è chiaramente rintracciabile nel Mahābhārata, il più importante, antico ed esteso poema epico hindū. In esso Arjuna, figlio del Re degli Dèi Indra, vive esperienze non comuni, incontrando energie divine e affrontando potenze infere ed oscure. L’eroe compie un percorso iniziatico verso la Luce, riuscendo a superare momenti di dubbio e sconforto grazie, soprattutto, alla sapiente guida dell’auriga divino Krsna. Questi condurrà lo ksatriya, ovvero il guerriero, alla conoscenza dell’azione yogica pura, guidata dall’alto e orientata verso l’alto.
Forse per la maggioranza degli uomini di oggi, costantemente in balìa di stati d’animo altalenanti e mutevoli, ingabbiati in sterminate concatenazioni di pensieri, le azioni di Arjuna, la sua tenacia nel perseguire l’energia trascendente, ma anche i dubbi e le incertezze che lo caratterizzano, potrebbero apparire futili e sterili comportamenti. Tuttavia, pochi altri potrebbero forse considerare le gesta di Arjuna, al di là del velo allegorico e simbolico che le avvolge, come azioni in grado di nobilitare un’esistenza, rendendola degna di essere vissuta, poiché orientata verso uno scopo preciso, sovraindividuale e trascendente, estraneo a banalità e meschinità oggi tanto in voga.

(dal risvolto di copertina)

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