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Crise Stefano, La divina ispirazione, Zecchini, 2006

Crise Stefano


La divina ispirazione

Zecchini


Stato di conservazione:

OTTIMO, fioriture al taglio sup., altrimenti perfetto

Disponibilità: SI 

- solo 1 copia!

€ 10,00
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Scheda del libro

Autore Crise Stefano
Titolo La divina ispirazione
Sottotitolo L'educazione musicale del popolo nella Trieste asburgica
Editore
Zecchini
Luogo di edizione Varese
Anno di pubblicazione 2006
Collana
Musica e Storia
Numero 3
ISBN / # catalogo 9788887203554
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 194, con foto e ill. b.n. n.t.
Formato cm 21 x 15
Legatura brossura
Stato di conservazione OTTIMO, fioriture al taglio sup., altrimenti perfetto
Qualità
Prezzo € 10,00

Altre informazioni

Ascolti musicali, voluti e casuali, pratiche strumentali, solitarie o di gruppo, mondo popolare e pendant borghese, sono i variegati modelli esplorati in questa ricerca che si è basata soprattutto su un repertorio di fonti dedotte dai giornali dell'epoca, specchio autentico della società. I veri protagonisti di questo studio sono perciò Anna K., Carlo M., Cesarina C.-B., Mario S., Emilio B. e tanti altri che si avvicinano al mondo della musica, "la divina ispirazione che ingentilisce l'animo", con modestia, ma anche con il desiderio di poter accrescere la propria cultura.
È un microcosmo di uomini comuni, composto da calzolai, barbieri o meccanici, che sono ricordati solo dal nome e dall'iniziale del cognome. Sono tutti di estrazione proletaria o piccolo-borghese e vivono un'epoca segnata dall'accesso all'istruzione da parte di fasce di popolazione sempre più ampie. Questi uomini e queste donne, vissuti a cavallo tra Ottocento e Novecento rappresentano un mondo ricco di idealità, dove affiora la ricerca del bello e la voglia di socializzare.
L'educazione popolare alla musica viene guidata dall'istruzione scolastica ma anche dal piacere della conoscenza. In particolare il nascente mondo dell'associazionismo, e soprattutto quello che fa riferimento al movimento socialista, aspira a comportamenti in cui la musica possa acquistare un valore etico sostanziale.
La fine dell'Ottocento è un periodo ricco di rivolgimenti sociali che coinvolgono pure la produzione e la fruizione dell'arte. È anche grazie alla diffusione della musica leggera che l'ascolto musicale cambia i propri connotati a favore di una leggerezza che permette l’accesso ad un'arte altrimenti considerata troppo complessa. L'ascolto si semplifica e rende più omogenea la cultura del popolo tanto che al codice musicale è conferito il potere di creare un ambiente sonoro che si esaurisce in sé, di più facile consumo e comprensibilità.

(quarta di copertina)



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