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Paasilinna Arto, Il bosco delle volpi, CDE Club degli Editori, 1996

Paasilinna Arto


Il bosco delle volpi

CDE Club degli Editori


Stato di conservazione:

MOLTO BUONO, sovraccoperta con lievi segni d'uso

Disponibilità: SI 

- solo 1 copia!

€ 3,00
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Scheda del libro

Autore Paasilinna Arto
Titolo Il bosco delle volpi
Editore
CDE Club degli Editori
Luogo di edizione Milano
Anno di pubblicazione 1996
ISBN / # catalogo 370
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 267
Formato cm 21 x 12
Legatura cart. edit. con sovrac.
Note Introduzione di Maurizio Carbone. Traduzione di Ernesto Bolla
Stato di conservazione MOLTO BUONO, sovraccoperta con lievi segni d'uso
Qualità
Prezzo € 3,00

Altre informazioni

Anticonformisti per temperamento, libertari per vocazione, marginali per scelta, i personaggi di Paasilinna non sono fatti per la routine, la mediocrità, il grigiore: la società va loro stretta e, volenti o nolenti, finiscono sempre per trasgredirne le regole. Così Oiva Juntunen ha scelto di fare il gangster, professione che ben si addice alla sua innata pigrizia, soprattutto quando i colpi riesce a farli realizzare da altri che, evidentemente, dovranno anche scontarne la pena. Felice possessore di quattro lingotti d’oro, clamorosamente sottratti alla Banca di Norvegia con il grande furto del porto di Oslo, Juntunen si gode la dolce vita nel suo lussuoso appartamento di Stoccolma, finché la sua serenità non viene turbata da un’allarmante notizia: i suoi complici verranno presto rilasciati e, assetati di vendetta, verranno a ricercare la loro parte di bottino. Oiva si è troppo affezionato al suo oro per pensare di separarsene e l’idea di spartirlo con simili avanzi di galera gli sembra addirittura immorale. No, meglio nasconderlo nel più profondo della tundra che doverlo dividere. Così, è nella capanna dei boscaioli del monte Kuopsu, vicino all’inquietante Bosco delle Volpi, in uno sperduto angolo della foresta lappone, che casualmente si ritrovano Oiva Juntunen con i suoi lingotti d’oro, Sulo Remes, maggiore alcolizzato in congedo sabbatico, e Naska Mosnikoff, gagliarda ultranovantenne evasa dal ricovero per vecchi. Non è un caso se è sempre la fuga il destino dei protagonisti di Paasilinna e se è sempre nell’immensità della selvaggia natura nordica che trovano spazio le loro esilaranti avventure: è in quella dimensione di libertà totale che le norme della cosiddetta società civile rivelano la loro limitatezza e, in quel paradossale andare contro corrente, la vita sembra ritrovare il sapore che potrebbe avere, se non rinunciassimo quotidianamente a viverla.

(risvolto di copertina)

 

 

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