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Richler Mordecai, La versione di Barney, Adelphi, 2001

Richler Mordecai


La versione di Barney

Adelphi


Stato di conservazione:

MOLTO BUONO, piccole imperfezioni ai margini della copertina, dorso leggermente deformato (un po' piegato), sigla a penna al frontespizio, per il resto in ordine

Disponibilità: SI 

- solo 1 copia!

€ 8,00
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Scheda del libro

Autore Richler Mordecai
Titolo La versione di Barney
Editore
Adelphi
Luogo di edizione Milano
Anno di pubblicazione 2001
Collana
Fabula
ISBN / # catalogo 9788845915703
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 490
Formato cm 22 x 14
Legatura brossura con alette
Note Note e poscritto di Michael Panosky. Traduzione di Matteo Codignola
Stato di conservazione MOLTO BUONO, piccole imperfezioni ai margini della copertina, dorso leggermente deformato (un po' piegato), sigla a penna al frontespizio, per il resto in ordine
Qualità
Prezzo € 8,00

Altre informazioni

Approdato a una tarda, linguacciuta, rissosa età, Barney Panofsky impugna la penna per difendersi dall’accusa di omicidio, e da altre calunnie non meno incresciose diffuse dal suo arcinemico Terry McIver. Così, fra quattro dita di whisky e una boccata di Montecristo, Barney ripercorre la vita allegramente dissipata e profondamente scorretta che dal quartiere ebraico di Montreal lo ha portato nella Parigi dei primi anni Cinquanta (con l’idea di assumere il ruolo di «scrittore americano a Parigi»), e poi di nuovo in Canada, a trasformare le idee rastrellate nella giovinezza in sitcom tanto popolari quanto redditizie, grazie anche a una società di produzione che si chiama opportunamente Totally Unnecessary Productions. Barney ci parla delle sue tre mogli - una poetessa esistenzialista, una miliardaria dai robusti appetiti e dalla chiacchiera irrefrenabile, e Miriam, l'adorata Miriam, che lo ha appena lasciato. Ci racconta le sue passioni, come chiosare i quotidiani, o ascoltare nella notte Miriam alla radio. Ci descrive i suoi intrattenimenti, come immaginare Terry McIver che si dibatte in un mare infestato di squali, o lanciare galosce verso l'attaccante della sua squadra di hockey che ha appena sbagliato un gol. Ci aggiorna sulle sue ubbie (non ricordare i nomi dei sette nani) e sui rimedi che escogita (domandarli a un figlio dall'altra parte del mondo, incurante della differenza di fuso). E ci chiede di partecipare alle sue consolazioni, accompagnandolo a deporre sulla tomba del padre, anziché il sassolino rituale, un sottaceto e un tramezzino al pastrami. Questo è Barney Panofsky, personaggio fuori misura, insofferente di tutto ciò che ottunde la vita. E questa è una delle storie più divertenti che ci siano state raccontate da molto tempo.

(dal risvolto di copertina)

 

 

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