Barbacane Libri di Anna Marsilio
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Autore | Zevi Bruno |
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Titolo | Erik Gunnar Asplund |
Editore | |
Luogo di edizione | Milano |
Anno di pubblicazione | 1948 |
Collana | |
Edizione | |
ISBN / # catalogo | 6096 |
Lingua | |
Pagine / contenuti | Pagg. 151, con foto e disegni b.n. f.t. (anche ripiegati) |
Formato | cm 17 x 12,5 |
Legatura | Brossura con alette |
Stato di conservazione | DISCRETO, tracce d'uso e del tempo alla copertina, al dorso e alle sguardie, ingiallimento ai tagli, interno privo di firme, scritte, segni o altri difetti |
Qualità | |
Prezzo | € 50,00 |
L'importanza dell'opera di Asplund trascende il valore artistico dei suoi edifici: essa pone un problema culturale in cui è impegnata l'Europa. L'Esposizione di Stoccolma del 1930 incise sullo sviluppo dell'architettura moderna in modo così decisivo che oggi si parla comunemente della "rivoluzione del '30" e di un "secondo funzionalismo" che avrebbe tratto le mosse proprio dai padiglioni di Asplund. Ma in qual senso è storicamente legittimo parlare di questa rivoluzione? Questo è il primo problema critico da risolvere. V'è poi quello del suo neo-classicismo che ha dato luogo ad una lunga speculazione anti-funzionalista. Entro quali limiti si può affermare che la componente neoclassica sia arte della sua visione architettonica? Quest'uomo ha dato l'impronta a tutta l'architettura svedese degli ultimi venti anni, ed ha influenzato direttamente lo svolgimento del pensiero architettonico europeo. Insieme ad Aalto, Asplund è forse la figura di maggior rilievo della "seconda generazione" di architetti moderni in Europa.
(dal risvolto di copertina)
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