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Ma che cos’è un “barbacane”? 

Barbacane è una parola antica e curiosa, dall’etimo controverso, che appartiene e rimanda al mondo dell’architettura.


A Venezia, con questo termine, si indicano le travi di legno o di pietra che sporgendo oltre il perimetro degli edifici consentono di aumentare la superficie dei piani superiori rispetto a quella del piano terra. Nei secoli scorsi, infatti, i barbacani rispondevano a due bisogni fondamentali dello sviluppo della città: da un lato la costante necessità di aumentare gli spazi abitabili, dall’altro l’esigenza di mantenere le strade di larghezza adeguata al passaggio di persone e merci, nonché in condizioni di salubrità.

Per evitare l’eccessivo restringimento delle calli, la sporgenza massima dei barbacani era regolamentata da un ”campione” di pietra, tutt’oggi visibile, recante la scritta
“PER LA IVRIDICIOM DI BARBACANI”. 

I barbacani erano, quindi, delle mensole che permettevano di guadagnare spazio ai piani alti delle abitazioni senza compromettere l’ampiezza del suolo pubblico sottostante: una trovata architettonica intelligente, e anche gradevole dal punto di vista estetico. 

Il nostro Barbacane, seguendo idealmente questa vocazione veneziana, ha l’ambizione di essere un appoggio, un sostegno a favore di quanti credono ancora nella cultura e, attraverso la lettura e l’amore per i libri, desiderano allargare i propri saperi ed estendere gli orizzonti delle proprie conoscenze. 


barbacane (lat. med. barbacanis; dall’ar.-pers. barbahhana, «galleria di una fortificazione»; oppure dall’ar. volg. bar-al-baqara, «porta delle vacche», «protezione del recinto del bestiame») il termine è usato sin dal sec. XII per indicare un rinforzo o contrafforte di una muraglia, specie in opere di fortificazione e difesa. Come chiarito da F. Baldinucci («Muraglia fatta a scarpa, per sostegno d’altre mura, nella parte da basso»), negli antichi autori il termine è inteso come un rinforzo nella parte inferiore della muratura. Un secondo significato del termine b. è quello di feritoia lasciata nello spessore di un muro di sostegno per permettere lo scolo delle acque. B. è inoltre utilizzato, in alcune zone, per indicare le travi lignee a mensola, che sporgono dal muro, su cui poggia l’assito del balcone.

(voce barbacane, in Architettura, Garzanti, Milano, 2001, Le Garzantine, p. 79)