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Pavese Cesare, La bella estate, Einaudi, Supercoralli, 1953

Pavese Cesare


La bella estate

Einaudi


Stato di conservazione:

MOLTO BUONO, copertina e dorso ingialliti con qualche fioritura, tagli bruniti, per il resto in ordine, scheda bibliografica originale conservata all'interno del volume

Disponibilità: Già acquistato

€ 14,00

Scheda del libro

Autore Pavese Cesare
Titolo La bella estate
Sottotitolo Tre romanzi
Editore
Einaudi
Luogo di edizione Torino
Anno di pubblicazione 1953
Collana
Supercoralli
Edizione
IV edizione
ISBN / # catalogo 3758
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 345
Formato cm 21,9 x 13,6
Legatura leg. edit. mezza tela
Stato di conservazione MOLTO BUONO, copertina e dorso ingialliti con qualche fioritura, tagli bruniti, per il resto in ordine, scheda bibliografica originale conservata all'interno del volume
Qualità
Prezzo € 14,00

Altre informazioni

Pubblicati insieme nel 1949 sotto il titolo La bella estate, i tre brevi romanzi La bella estate, Il diavolo sulle colline e Tra donne sole, pur conservando ognuno una propria autonomia, sono accomunati da un clima morale, da un incontro di temi: «romanzi di scoperta della città e della società», come li definì lo stesso Pavese, di giovanili passioni amorose, di entusiasmi e di sconfitte, pervasi da una tensione a tratti furiosa, destinata a bruciarsi e spegnersi nel breve giro di un'intensa stagione.
I giovani protagonisti, alcuni più ingenui e vulnerabili, altri più cinici e sfrontati, subiscono il fascino irresistibile della trasgressione, la tentazione di toccare il limite, di non sprecare nemmeno un attimo del giorno e della notte. Ma l'esperienza vana e l'inconsistenza dei rapporti li lascia alla fine svuotati e disincantati. Per alcuni si aprono i territori dell'umiliazione, della malattia, della morte; per tutti c'è l'amara consapevolezza di non essere più giovani.

Con La bella estate, che nel 1950 vinse il Premio Strega, Pavese ottenne la consacrazione ufficiale della critica, a soli due mesi dal suicidio in una camera d'albergo, qui lucidamente prefigurato nell'ultimo racconto.

 

 

 

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