Back to Top

Rochat Giorgio, Gli Arditi della Grande Guerra, Editrice Goriziana, 1990

Rochat Giorgio


Gli Arditi della Grande Guerra

Editrice Goriziana


Stato di conservazione:

OTTIMO

Disponibilità: Già acquistato

€ 14,00

Scheda del libro

Autore Rochat Giorgio
Titolo Gli Arditi della Grande Guerra
Sottotitolo Origini, battaglie e miti
Editore
Editrice Goriziana
Luogo di edizione Gorizia
Anno di pubblicazione 1990
Collana
La Clessidra di Clio
ISBN / # catalogo 4219
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 251, con ill. a col. f.t.
Formato cm 23,7 x 16,2
Legatura cart. edit. con sovraccoperta
Note Nuova edizione ampliata
Stato di conservazione OTTIMO
Qualità
Prezzo € 14,00

Altre informazioni

Gli arditi dei reparti d'assalto creati nel 1917 per la guerra di trincea sono ancora oggi accompagnati da una leggenda di valore e ferocia alimentata dalle loro imprese belliche, ma anche dal ruolo politico che ebbero in guerra e più apertamente nel dopoguerra, e poi dalla propaganda fascista, che li presentò come precursori del regime e come modello di un nuovo tipo di combattente politicizzato. Questo mito non era mai stato sottoposto a critica storica per l'insufficienza delle fonti archivistiche e ufficiali, per la complessità di una vicenda in cui si intrecciano fattori militari e problemi politici e per il ritardo generale degli studi sulla "grande guerra", questo momento così difficile e ambiguo del nostro passato nazionale.
In questo volume Giorgio Rochat, che nei suoi studi ha sempre cercato di unire storia militare e storia politica, affronta per la prima volta le vicende e le leggende degli arditi dalle trincee della prima guerra mondiale alla strumentalizzazione fascista del combattentismo. In particolare ricostruisce le origini e il ruolo militare dei reparti d'assalto nel 1917-18, le loro imprese e i loro successi, che provocarono il rapido sviluppo della specialità e la resero popolare. Studia parallelamente il ruolo politico degli arditi, che vennero ad impersonare la volontà di vittoria a tutti i costi, ma anche l'implicito rifiuto delle tradizioni e delle istituzioni dello stato liberale e del suo esercito. E infatti gli arditi subito dopo l'armistizio si schierarono con il nascente fascismo, assumendo il ruolo di punta nell'offensiva antisocialista; erano però troppo legati ai miti della violenza armata e della guerra nazionalista per riuscire a dar vita ad un movimento politico proprio.
Sulla base di ampie ricerche sulla stampa e negli archivi della polizia, Rochat documenta infatti come l'arditismo si ridusse ben presto a movimento subalterno al fascismo mussoliniano, strumentalizzato prima dalle molteplici forze di destra che cercavano di inserirsi nel nuovo regime, poi dalla propaganda fascista in implicita contrapposizione all'esercito regolare.

(risvolto di copertina)

 

 

Scrivi la tua recensione

Ogni utente registrato può scrivere una recensione. Per favore, accedi o registrati