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Questo libro è un contributo alla maggior comprensione della storia e della letteratura russa, attraverso un'indagine di ambiente e di vita in un periodo certamente essenziale per l'ottocento russo. Il periodo, senza fatti e senza eroi, che va grosso modo dalla fine degli anni '30 alla fine degli anni '40, è chiamato, contrariamente al suo apparente contenuto il "magnifico decennio". Con questo titolo, P. V. Annenkov pubblicava nel 1880 sul "Messaggero europeo" una serie di articoli che segnalavano e illustravano l'importanza del decennio ormai lontano a cui l'autore stesso aveva partecipato. E senza offendere Annenkov, crediamo di poter asserire che fra i meriti di questo letterato modesto, di questo memorialista diligente e persino ossessivo per i suoi contemporanei, di aver visto per primo l'importanza di quegli anni senza storia e di averli classificati.
Perché magnifico dunque questo decennio dall'apparenza incolore? La trama è condotta in sordina da personaggi minori (nessuno di essi, salvo Bakunin e Herzen ha raggiunto una fama fuori dalla Russia), poco noti, che non fanno niente di radicale e concreto, leggono molto certo, ma scrivono poco, in compenso parlano di giorno e di notte e cercano di comprendere la loro vita di russi alla luce della grande cultura europea che studiano con avidità. Tutta la Mosca intellettuale e salottiera partecipa a questo bisogno di cultura e di rinnovamento, irradia in tutta la Russia una nuova ansia di conoscere.
(dall'Introduzione dell'autrice, pp. 3-4)
INDICE
Introduzione
L'ambiente e la vigilia
La lettera di Caadaev
Il circolo di Stankevic
Gli slavofili
Gli occidentalisti
Gogol nelle maglie del "magnifico decennio"
Il fervore
La crisi
La dispersione
Fuori catalogo, introvabile!