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Sobel Dava, Le stelle dimenticate, Mondolibri, 2017

Sobel Dava


Le stelle dimenticate

Mondolibri


Stato di conservazione:

MOLTO BUONO, piccoli strappetti ai margini della sovraccoperta, leggerissimo ingiallimento ai tagli, per il resto il volume è in perfette condizioni

Disponibilità: SI 

- solo 1 copia!

€ 10,00
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Scheda del libro

Autore Sobel Dava
Titolo Le stelle dimenticate
Sottotitolo Storia delle scienziate che misurarono il cielo
Editore
Mondolibri
Luogo di edizione Milano
Anno di pubblicazione 2017
ISBN / # catalogo 4504
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 380, con alcune foto e ill. a col. e b.n. f.t.
Formato cm 22,3 x 14,8
Legatura cart. edit. con sovraccoperta
Note Traduzione di Roberta Zuppet. Edizione Mondolibri su licenza Rizzoli
Stato di conservazione MOLTO BUONO, piccoli strappetti ai margini della sovraccoperta, leggerissimo ingiallimento ai tagli, per il resto il volume è in perfette condizioni
Qualità
Prezzo € 10,00

Altre informazioni

Dalla fine del XIX secolo, l'Osservatorio astronomico di Harvard iniziò ad assumere alcune donne come "calcolatori umani". L' "harem" - così veniva talvolta deriso il personale femminile - era formato da signore di tutte le età: esperte di matematica, astronome dilettanti, mogli, sorelle e figlie dei professori; alcune laureate, altre semplicemente appassionate.
Attraverso l' "universo di vetro" che avevano a disposizione, formato da circa mezzo milione di lastre fotografiche su cui erano impresse le immagini delle stelle, queste studiose fecero alcune scoperte straordinarie: svilupparono un sistema di classificazione che fu accettato a livello internazionale ed è ancora in uso; intuirono la verità sulla composizione chimica dei cieli, e definirono una scala per misurare le distanze nello spazio.
Alla loro storia Dava Sobel dedica il suo libro più appassionato, arricchito dai testi inediti di diari e lettere: "Quando hanno letto i nomi dei membri" scrive Annie Jump Cannon, una delle protagoniste, "mi sono assai meravigliata di scoprire che ero stata inserita nella Commissione per la classificazione degli spettri stellari, e una delle esperienze inattese è stata la riunione con i suoi membri. Sedevano a un lungo tavolo, quegli uomini provenienti da varie nazioni, e io ero l'unica donna". Era stata lei a studiare per anni gli spettri stellari, e fu lei a parlare per tutto il tempo.

(dal risvolto di copertina)

 

 

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