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Solzenicyn (Solzenitsyn) Aleksandr, La quercia e il vitello. Uno scrittore contro il potere: memorie autobiografiche, Mondadori, 1975

Solzenicyn (Solzenitsyn) Aleksandr


La quercia e il vitello. Uno scrittore contro il potere: memorie autobiografiche

Mondadori


Stato di conservazione:

BUONO, firma di appartenenza, segni d'uso e del tempo, interno in ordine

Disponibilità: Già acquistato

€ 10,00

Scheda del libro

Autore Solzenicyn (Solzenitsyn) Aleksandr
Titolo La quercia e il vitello. Uno scrittore contro il potere: memorie autobiografiche
Sottotitolo Saggi di vita letteraria
Editore
Mondadori
Luogo di edizione Milano
Anno di pubblicazione 1975
Collana
Saggi
Numero 73
Edizione
I edizione
ISBN / # catalogo 506
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 676
Formato cm 20 x 13
Legatura brossura
Note Edizione a cura di Sergio Rapetti. Traduzione di Maria Olsùfieva
Stato di conservazione BUONO, firma di appartenenza, segni d'uso e del tempo, interno in ordine
Qualità
Prezzo € 10,00

Altre informazioni

«La renna che prende a cornate la quercia...» dice un proverbio russo, per significare un’impresa disperata. E’ l’immagine che Solzenicyn ha preso a prestito per il titolo di questo libro, sostituendo però all’irruente renna selvatica il domestico vitello, cresciuto nella soggezione di un chiuso recinto.
L’impari lotta adombrata nel titolo è infatti quella dello stesso scrittore russo, contro l’onnipotenza dello Stato di cui è suddito; e il libro è l’autobiografia di un uomo che, solo e inerme in un regime di cui respinge l’ideologia e la prassi, vuole «vivere senza menzogna».
L’arco di tempo compreso nel libro va dal 1953 al 1974: da quando cioè Solzenicyn, rientrato dalla deportazione, inizia le sue prove letterarie, fino al giorno della sua espulsione dall’URSS. Dominato dall’eccezionale destino del protagonista, attraverso un fitto intreccio di situazioni il racconto porta alla ribalta alcuni tra i maggiori personaggi della vita sovietica; da Nikita Chruscev al poeta Aleksandr Tvardovskij e alla sua rivista «Novyj mir», dal musicista Mstislav Rostropovic allo scienziato Andrej Sacharov, al matematico Igor Safarevic... sì che queste memorie sono ben più che una testimonianza sul dramma dell'intelligencjia dissidente.
Riferendo quasi giorno per giorno i fatti della cronaca politico-letteraria e le loro più vaste ripercussioni, muovendosi in continua appassionante oscillazione tra la storia individuale e il quadro generale della società, l’autobiografia dello scrittore fornisce al tempo stesso la più ampia e profonda visione interna che finora si sia avuta della Russia post-staliniana.

(quarta di copertina)

 

Libro fuori catalogo. Prima edizione italiana!

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