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Turi Gabriele, Il fascismo e il consenso degli intellettuali, Il Mulino, 1980

Turi Gabriele


Il fascismo e il consenso degli intellettuali

Il Mulino


Stato di conservazione:

MOLTO BUONO, minime tracce d'uso e del tempo alla copertina e al dorso, leggero ordinario ingiallimento, legatura solida e compatta, interno ottimo

Disponibilità: SI 

- solo 1 copia!

€ 20,00
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Scheda del libro

Autore Turi Gabriele
Titolo Il fascismo e il consenso degli intellettuali
Editore
Il Mulino
Luogo di edizione Bologna
Anno di pubblicazione 1980
Collana
Saggi
ISBN / # catalogo 5073
Lingua
Italiano
Pagine / contenuti pp. 394
Formato cm 21,3 x 13,3
Legatura brossura
Stato di conservazione MOLTO BUONO, minime tracce d'uso e del tempo alla copertina e al dorso, leggero ordinario ingiallimento, legatura solida e compatta, interno ottimo
Qualità
Prezzo € 20,00

Altre informazioni

Il volume offre un contributo alla storia della cultura italiana del '900 analizzando alcuni momenti di aggregazione culturale particolarmente rilevanti, fra la nascita e la caduta del fascismo che permettono di collegare gli itinerari di singoli intellettuali con le vicende politiche del paese. L'Enciclopedia Italiana, fondata nel 1925 da Giovanni Gentile e con la collaborazione di intellettuali anche antifascisti, testimonia l'esistenza di una cultura fascista, sia pur eclettica e fortemente condizionata dalla presenza cattolica. Attorno alla casa editrice Formiggini si erano raccolti, fin dal 1908, intellettuali di formazione positivista che cercheranno di resistere alla politica culturale del regime appellandosi ad una ormai illusoria autonomia della cultura. Nella casa editrice fondata da Giulio Einaudi, infine, il liberismo conservatore di Luigi Einaudi convive negli anni '30 con l'orientamento di intellettuali legati a "Giustizia e libertà" e, in seguito, con orientamenti di matrice azionista e comunista che prevarranno nettamente nel 1945 - con la presenza delle forti personalità di Pavese, Vittorini, Cantimori, Balbo e Bobbio - cercando di dar vita a un ampio "fronte della cultura" destinato a dissolversi nel 1947 con la rottura dell'unità antifascista.

(dalla quarta di copertina)

 

 

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